Come istituzione culturale, BASE supporta giovani generazioni, università, accademie, artistз, designer in percorsi di formazione,
co—creazione, progettazione, residenze e performance (scopri di più sul nostro programma di residenze artistiche).
Giunta alla sua terza edizione, We Will Design è la produzione di BASE dedicata al design e partecipata a livello italiano e internazionale. Uno spazio di immaginazione e inclusione, un “oggi” in cui andare a ripensare gli sfaldamenti e le dicotomie che creano conflitto e in cui chiedersi: qual è il ruolo del design in questo scenario contemporaneo controverso?
BASE promuove una nuova idea di design: democratico. Non più e non solo design “accessibile” a livello economico. Un design plurale, che sviluppa quattro dimensioni principali, andando ad includere persone di tutte le età, abilità, sesso e razza.
Le prime due rappresentano il cuore della progettazione inclusiva di questi ultimi anni. Le seconde due portano avanti conversazioni urgenti e necessarie.
Considerare queste quattro dimensioni come un’unica intersezione, significa intrecciare la vita delle dei quasi 8 miliardi di persone sul pianeta.
I.D.E.A. – Inclusion, Diversity, Equity and Access:
L’ IINCLUSIONE garantisce che tutti gli individui siano ugualmente supportati, valutati e rispettati.
Si ottiene creando un ambiente in cui tutti gli individui si sentano accolti, al sicuro, rispettati, apprezzati e siano supportati per consentire la piena partecipazione.
La DIVERSITÀ, intesa come l’ampia gamma di attributi di una persona, un gruppo o una comunità che li rende distintivi.
Le dimensioni della diversità aiutano a riconoscere che ogni individuo è unico rispettando le differenze individuali tra cui: origini etniche, genere (identità, espressione), orientamento sessuale, background (stato socio-economico, stato di immigrazione o classe), religione o credo, stato civile, obblighi familiari, età e diverse abilità.
L’EQUITÀ intesa come trattamento equo e l’accesso alle pari opportunità che consentono di sbloccare il proprio potenziale. La ricerca dell’equità lavora per identificare e rimuovere le barriere, per garantire la piena partecipazione di tutte le persone e di tutti i gruppi.
L’ACCESSIBILITÀ e quindi la presenza di condizioni che soddisfino con flessibilità specifiche esigenze e preferenze. Si riferisce alla progettazione di prodotti, dispositivi, servizi o ambienti che consentano al maggior numero di persone di partecipare alle attività nel modo più efficace possibile.
Le attività che si svolgono all’interno del progetto approdano in alcuni casi all’esposizione di BASE durante la Milano Design Week, la settimana dedicata alle aziende che operano nel settore dell’arredamento e del design industriale.
Ma immaginare un nuovo futuro non può essere un’attività limitata a una sola settimana all’anno: l’intento è quello di espandere l’esplorazione dei temi principali della nostra società per farne oggetto di un dibattito che possa essere sviluppato su un orizzonte temporale più ampio.
Il design è uno strumento di ricerca collettiva e costruttiva che può essere realizzato sia attraverso l’esposizione dei progetti durante la Design Week ma anche e soprattutto attraverso residenze e progetti collaborativi.
ABADIR, ANALOGIQUE, JOPPE BROERS, CATERINA CASTIGLIONI, CESURA, YUNING CHAN, ALBERTO COSTA — IKEA ITALIA, ANNA-SOPHIE DIENEMANN, GOLIATH DYÈVRE, FESTIVAL DIVERCITY, JULIEN GORRIAS, MATTEO GUARNACCIA, MARTi GUIXÉ, IAAD, IED MILANO, DOWON JUNGKIM, LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO, LUDOSOFICI, MIOCUGINO, DRAGOS MOTICA, ASKIA, MUSIC INNOVATION HUB, NID, NOI LIBRERIA, PARASITE2.0, POLITECNICO DI MILANO, SPAZIO META, STARDUST ARCHITECTS, NICHOLAS RAPAGNANI, REBECCA SCHEDLER, FRANCESCA TAMBUSSI, STUDIO.TRACCIA, PAGE TSOU, THISISNOTADUO,
KIM VAN DEN BELT
Something goes wrong. Please try again.