Stadera: Arena Stadera

Fantastudio di Carolina Amoretti; Sara Ricciardi; Annamaria Ajmone

Il progetto prende vita grazie all’uso di tubi innocenti e tessuti: materiali semplici ma estremamente versatili che permettono di costruire una struttura leggera, accogliente e simbolicamente potente. “Arena Stadera” non è solo un’installazione artistica, ma un luogo dinamico in cui le parole e le immagini si intrecciano per raccontare storie di accoglienza e inclusione. Sui tessuti della struttura saranno stampate parole chiave relative al tema, come “accoglienza”, “condivisione”, “comunità”, trasformando l’arena in un luogo di riflessione collettiva.

lI progetto si attiva con una serie di eventi e interventi, coinvolgendo diversi artisti che, durante il mese di apertura, daranno vita a performance, incontri e laboratori per tutta la comunità. Ogni giorno il giardino si trasforma in un palcoscenico aperto a tutte le forme di espressione culturale, diventando un vero e proprio centro di aggregazione e coesione sociale.

“Arena Stadera” non si limita a decorare lo spazio pubblico, ma diventa un atto di riappropriazione del territorio, una riflessione sulla funzione degli spazi urbani come luoghi di condivisione e relazione.

Questo progetto intende stimolare il senso di appartenenza e la partecipazione attiva dei cittadini, creando un ambiente in cui ogni individuo può sentirsi accolto e parte di una comunità in evoluzione.

In un’epoca in cui il concetto di “accoglienza” si fa sempre più centrale, l’ “Arena Stadera” rappresenta un’occasione unica per sperimentare un nuovo modo di vivere gli spazi pubblici, rivelando il potenziale di trasformazione che nasce dalla collaborazione e dalla creatività collettiva.

BIO

Carolina Amoretti, nata in Liguria nel 1988, vive e lavora a Milano come fotografa, designer e direttrice creativa. Appassionata di fotografia fin da giovanissima, nel 2010 vince una borsa di studio per “Fabrica”, il centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton fondato da Oliviero Toscani, specializzandosi in comunicazione visiva. Da li inizia a collaborare con importanti riviste, brand e artisti. Nel 2015 fonda il progetto “Fantabody”, dedicato al colorato universo femminile, e nel 2019 vince il Fashion Film Festival di Milano. Nel 2021 nasce Fantastudio, spazio fisico che unisce creativi, valorizza il quartiere di Stadera e promuove progetti legati al territorio.

Sara Ricciardi, campana d’origine e milanese di adozione, è una designer poliedrica impegnata in creative direction e design multidisciplinare. Il suo lavoro spazia fra progetti di interior&retail, installazioni pubbliche, exhibition e product design per aziende e gallerie d’arte, con un approccio scenografico e felice, ironico ed elegante. Ha conseguito gli studi tra Milano, Istanbul e New York e nel 2015 apre il suo studio (Sara Ricciardi Studio) per poi inaugurare nel 2021 Pataspazio, atelier e luogo di ricerca con sede a Milano. Tiene corsi di co-progettazione sociale e performance presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, realizza workshop internazionali di “Design Thinking”. Il suo motto è “Form follows poetry”.

Annamaria Ajmone è danzatrice e coreografa. Al centro della sua ricerca c’è il corpo inteso come materia plasmabile e mutevole capace di creare parallelismi e sovrapposizioni temporali. Per le proprie produzioni si avvale di collaborator* con cui condivide il processo creativo. Dal 2021 al 2024 è artista associata della Triennale Milano Teatro e nel 2015 vince il premio Danza&Danza 2015 come “miglior interprete emergente contemporaneo”.

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