Birds of Passage / Solar Noon
Sagal Farah in residenza a BASE

In residenza a Aprile 2023

Il mezzogiorno solare, il punto medio tra l’alba e il tramonto, è quando il sole raggiunge il suo punto più alto nel cielo nel meridiano di una posizione specifica e quando le ombre proiettate in quella posizione sono più corte. È anche, molto probabilmente, il momento più caldo della giornata, dove in molti luoghi, le persone si riposano dall’ambiente esterno e gli incontri sociali sono interiorizzati. Il tempo cambia con la rotazione della terra ed è unico per ogni luogo. 

Il progetto Solar Noon vuole offrire momenti di comunità, conversazione e convivialità come un modo per entrare in connessione e creare terreno fertile per nuovi immaginari attorno al riunirsi. In incontri – o cosiddette “murmurations” – Sagal Farah apre lo spazio per la conversazione e le connessioni intorno alla vita somala vissuta in, intorno, e con ambienti e architetture costruite nell’esperienza diasporana e in Somalia. 

Per loro stessa natura, le murmurations sono un momento di richiamo e risposta tra i corpi degli Storni, uccelli migratori. Spesso intesi come una disposizione casuale, i movimenti degli uccelli sono piuttosto movimenti orchestrati, coordinati in comunione tra le membra dei corpi che fanno parte di un insieme più grande, che creano uno spazio dove fluiscono insieme e comunicano e dove l’ambiente scorre attraverso di loro. Nelle murmurations di Milano, Sagal Farah considererà come colleghiamo, raccogliamo, lasciamo i nostri segni e archiviamo i nostri incontri. L’artista sta esplorando questo attraverso la lente dell’esperienza somala, e questo capitolo di ricerca avviene principalmente attraverso incontri con le persone somale con identità diasporica a Milano. Il suo studio funzionerà come un punto di incontro, un luogo di riposo e di tregua durante il mezzogiorno solare, quando il sole è al suo punto più alto sullo zenit e quando le ombre proiettate e vivono sotto sono al loro più breve. 

Questa continuazione della sua ricerca, Solar Noon, è stata concepita durante la sua prima visita a Mogadiscio, in Somalia (il suo luogo di nascita) nel novembre dello scorso anno, dove ha dovuto affrontare l’eredità del colonialismo italiano sotto forma di architettura, monumenti e urbanistica che interagiscono con la vita quotidiana somala. 

 

Sagal Farah è una scrittrice, curatrice ed educatrice i cui interessi sono principalmente alle prese con la migrazione, la Geopoetica e il multilinguismo e indaga su gli ambienti costruiti, la flora, la fauna e l’impatto sonoro del corpo migratorio. Il linguaggio e la scrittura sono alla base della sua pratica, ma il suo lavoro si è manifestato in precedenza anche come installazione di materiale d’archivio personale e pubblico, creazione di immagini e suoni, per attestare l’intreccio di narrazioni e l’importanza dello specifico, nel mappare traiettorie storiche, contemporanee e future. 

 

Sagal Farah è una dell vincitor di Birds of Passage, la #SameSameCall per le residenze di BASE, Moleskine Foundation e ashikộ e curata da Mistura Allison. 

Le #SameSameCalls sono promosse da BASE Milano, ogni volta con partner diversi, per raccontare la pluralità, includendo persone di ogni età, abilità, genere e razza. Considerare queste quattro dimensioni come un’unica intersezione significa intrecciare la vita di circa 8 miliardi di persone che vivono sul pianeta e la necessità di una rappresentazione trasversale e inclusiva. 

Questo progetto ha vinto il bando pubblico “Creative Living Lab – 4a edizione“, promosso dalla Direzione Generale per la Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura italiano.