Estratti dal post di Instagram pubblicato da @abitare_in_via_padova il 22 Dicembre 2023

Negli ultimi due giorni abbiamo assistito all’accendersi di un dibattito rilevante sulle pagine del Corriere della Sera Milano attorno al tema delle politiche abitative e della revisione del PGT [Piani di Governo del Territorio] che dovrebbe essere presentata entro la fine dell’anno.

In maniera particolare tra ieri e oggi, Regina De Albertis, presidentessa dell’associazione dei costruttori milanesi, ASSIMPREDIL ANCE, e poi Giancarlo Tancredi, Assessore all’Urbanistica e alla Rigenerazione Urbana, hanno rilasciato due interviste in cui non sono mancate reciproche stoccate e significative prese di posizione.

Se i costruttori lamentano il lievitare dei costi a causa dell’inflazione su materie prime e tassi di credito, in un tentativo di fare lobbying sul processo di revisione del Piano di Governo del Territorio, l’assessore denuncia la necessità di garantire case accessibili al ceto medio e medio basso, attraverso un’edilizia sociale che sappia rispondere alle esigenze contemporanee della Milano post pandemia.

La discussione sembra vertere attorno alla percentuale di edilizia convenzionata del 40% prevista per le nuove costruzioni private, con un abbassamento della soglia da 10.000 a 5.000 mq, l’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione (che a nostro avviso sono ancora troppo bassi) e i limiti di sviluppo verticale per l’edificazione in alcune zone.

Riteniamo che l’offerta residenziale pubblica vada ampliata, e che ci sia bisogno di una quota di edilizia popolare nell’edilizia sociale e di più alloggi in affitto permanente a canone agevolato. L’housing sociale, lo dice Tancredi stesso, non può essere uno strumento che propone prezzi di mercato perché deve rivolgersi a famiglie, a studentə e a lavoratorə (poveri e/o essenziali).

Vedremo come si concretizzerà questo dibattito. Noi continueremo a mobilitarci, in città con @chiediamo_casa e in quartiere con Laboratorio Loreto per chiedere case per tutt.

C’è bisogno di costruire un nuovo equilibrio in città, che penda a favore dei bisogni delle persone e di chi ritiene che il diritto alla casa vada garantito sempre, anche a scapito della massimizzazione dei profitti.

è una cosa seria?

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