Chiaravalle: Macchine da festa

Terzo Paesaggio; Lemonot; Luca Boffi

Il progetto prende le mosse da un percorso iniziato nel 2023 con la bakery itinerante di Madre Project: un laboratorio artigianale di panificazione su quattro ruote condotto dal Panificio Davide Longoni in un container di trenta metri quadrati, che ha coinvolto allievi da tutta Italia.

Per il Fuorisalone 2025, il giardino del Padiglione Chiaravalle accoglie ben due di queste piattaforme laboratoriali: un container adibito alla panificazione e l’altro che esplora le alchimie della cucina fermentata. Al progetto si aggiunge poi un altro tassello performativo: un tavolo da pic-nic che verrà costruito e trasportato da otto invitati tra i due container e che ospiterà Festini partecipati e cene comunitarie.

Le “Macchine da festa” agiscono come spazi di incontro ma pure di scambio e di connessione, in cui tempo libero e tempo di apprendimento si fondono. Costituiscono un sistema gentile, un gruppo di corpi sospesi a mezz’aria sul territorio che non lo snaturano ma vi si adattano con la loro modulabilità. La cucina in questo contesto è un linguaggio universale, la convivialità una forma di resistenza gentile. L’ oggetto espositivo diviene incontro, opportunità di confronto tra le molteplici realtà che abitano e attraversano il quartiere di Chiaravalle.

BIO

Terzo Paesaggio è un’organizzazione non profit nata nel quartiere di Chiaravalle. Cura, realizza, promuove e assembla progetti e pratiche di rigenerazione urbana a base culturale, con particolare attenzione per i luoghi di margine, mettendo al centro il tema del paesaggio come ambito di relazione.

Lemonot è un duo che combina pratiche spaziali e relazionali, fluttuando tra Londra e l’Italia. Sabrina Morreale e Lorenzo Perri si occupano principalmente di spazio pubblico: operano tra architettura e arti performative intese come strumenti per destare, innescare e celebrare le forme di teatralità insite nel quotidiano. Fellows di Line European Architecture Platform, collaborano con numerosi enti ed istituti culturali – tra cui METROPOLI, CAFx Copenhagen, DPR Barcelona, Architecture At The Edge-Galway, Three Rivers Bexley, BASE Milano e La Biennale di Venezia. Entrambi laureati all’Architectural Association, hanno accumulato esperienze di docenza in America Latina, Bangkok, Vienna e Stoccolma. Attualmente, Sabrina è Studio Master nel Foundation Course dell’AA (Londra) ed insieme dirigono l’Architectural Design Studio 7 al Royal College of Art (Londra) – esplorando la convivialità come forma di resistenza gentile e spacial activism.

Luca Boffi è artista e contadino. Con interventi installativi e performativi, la sua pratica punta a valorizzare le memorie, le esigenze e le narrazioni di contesti naturali e urbani e dei loro abitanti. A partire dallo studio della griglia come dispositivo ottico, tramite il quale misurare, ordinare e soprattutto trasformare e reinventare l’ambiente, la ricerca di Boffi coglie l’intesa reciprocità tra processi naturali e artificiali. Nel 2024 vince il PAC – Piano Arte Contemporanea con il progetto “Eridiano, il Po” presentato da Fondazione Un Paese e nel 2022 vince l’Italian Council (XI edizione) con il progetto editoriale “Caro Campo. Diario di lavoro”. Ha esposto e collaborato con istituzioni internazionali tra cui: Forever is Now (Cairo, EG), Santa Paula Art Museum (USA), Domaine de Boisbuchet (FR), La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma, IT), La Triennale di Milano (IT).

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