Birds of Passage

Due residenze, una piattaforma di scambio

Sagal Farah è una scrittrice, curatrice ed educatrice i cui interessi sono connessi alla migrazione, la Geopoetica e il multilinguismo. Il linguaggio e la scrittura sono alla base della sua pratica, ma il suo lavoro si è manifestato in precedenza anche come installazione di materiale d’archivio personale e pubblico, creazione di immagini e suoni, per attestare l’intreccio di narrazioni e l’importanza dello specifico, nel mappare traiettorie storiche, contemporanee e future.

In residenza con  Solar Noon, progetto concepito durante la sua prima visita a Mogadiscio, in Somalia (il suo luogo di nascita), dove ha dovuto affrontare l’eredità del colonialismo italiano sotto forma di architettura, monumenti e urbanistica che interagiscono con la vita quotidiana somala. 

SA Smythe è un teorico critico, educatore e artista transmediale. La sua pratica artistica combina poesia, composizioni di partiture, performance, sculture di luce per disegnare cartografie di (non-)appartenenza nera e trans. Tra esposizioni, workshop e festival, il suo lavoro è conosciuto sia in Italia che all’estero: vincitore del 2022 Rome Prize d’Italianistica moderna, Smythe risiede tra Toronto, l’Italia, e la terra non ceduta delle Tongva. È oggi Assistant Professor di Black Studies & the Archive presso l’Università di Toronto, dove dirige il Collaboratory for Black Poiēsis. In residenza a BASE con “proclivity”, una suite di nove movimenti che mescola strumenti in loop dal vivo, canali sonori interattivi, sculture di luce, gesti e proiezioni video multischermo. 

 


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