THE IMAGE THAT WILL NOT GO AWAY Palestinian Visual Resistance
DEMO Moving Image Experimental Politics (Lilly Markaki & Felice Moramarco) in residenza a BASE

In residenza a 2025-01-11

THE IMAGE THAT WILL NOT GO AWAY
Palestinian Visual Resistance

È una serie di studi collettivi e un evento pubblico condotto da DEMO, in collaborazione con DARNA, che esamina la questione dell’autorepresentazione palestinese all’interno di un contesto culturale occidentale legato al progetto sionista e al genocidio in corso del popolo palestinese. Concentrandosi sulle pratiche cinematografiche che affrontano queste lotte per l’autorepresentazione e la loro circolazione limitata nei sistemi culturali occidentali, il progetto esplora come tali espressioni artistiche smascherino la logica coloniale che informa l’ecosistema culturale occidentale e rimodellino i discorsi sul suo quadro etico ed epistemologico.

Affrontando l’autorepresentazione palestinese come questione sia estetica che politica, The Image That Will Not Go Away si confronta con la sfida di rappresentare violenze e spossessamenti estremi. Allo stesso tempo, si occupa delle logiche coloniali dei sistemi culturali occidentali, attualmente rafforzate dalla censura e dal silenziamento delle voci palestinesi. Riconoscendo come queste sfide intrecciate ostacolino lo sviluppo di narrazioni dal punto di vista palestinese, che resistano a essere incasellate nei paradigmi coloniali occidentali, il progetto presenterà e analizzerà casi studio di artisti e registi palestinesi che stanno sviluppando strategie innovative di resistenza visiva.

Per aprire un dibattito pubblico sulle strategie per contrastare la complicità delle istituzioni culturali occidentali nel genocidio dei palestinesi, The Image That Will Not Go Away riunisce anche rappresentanti di organizzazioni internazionali che difendono il diritto dei palestinesi all’autodeterminazione e alla rappresentazione. Questi gruppi si sono attivamente opposti alla censura all’interno del panorama culturale occidentale, in particolare dopo il 7 ottobre. Creando una piattaforma per lo scambio e la collaborazione, questa iniziativa mira a rafforzare i legami all’interno di una rete globale di solidarietà ed esplorare diversi approcci per resistere alle narrazioni egemoniche, amplificando al contempo le voci palestinesi nell’arte e nella cultura contemporanea.

 

* Prendiamo in prestito l’espressione “l’immagine che non scompare” da After The Last Sky di Edward W. Said (Londra: Faber and Faber, 1986), p. 42.

 

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Questo progetto di residenza è realizzato in collaborazione con DARNA.

DEMO Moving Image Experimental Politics è una piattaforma curatoriale che esplora le potenzialità estetiche e politiche dell’immagine in movimento. DEMO presenta regolarmente film sperimentali riguardanti condizioni subalterne e modalità alternative di coesistenza, sia online che in forma nomade.

Lilly Markaki, PhD, è scrittrice, curatrice e docente, le cui aree di studio e pratica sono l’arte, l’estetica e la cultura visiva, la teoria critica, i media studies, la teoria postcoloniale e i black studies. Attualmente ricopre il ruolo di docente di Razza e Cultura nel Cinema e nei Media presso il Dipartimento di Media Arts della Royal Holloway, University of London. Adottando un approccio teorico interdisciplinare e trasversale, la loro ricerca indaga le pratiche estetiche materiali e speculative, ponendo particolare enfasi sulle questioni relative alle potenzialità dell’arte di creare (e disfare) il mondo.

Felice Moramarco è scrittore e curatore, direttore fondatore di DEMO Moving Image Experimental Politics. La sua pratica e la sua ricerca si concentrano sul ripensamento dell’agency dell’arte alla luce degli attuali cambiamenti dei paradigmi culturali, tecnologici e politici, esplorando la possibilità della pratica artistica di operare criticamente e configurare nuove realtà. Felice Moramarco ha conseguito un Master in Filosofia e un MFA in Curatela, e ha ricoperto incarichi di insegnamento e ricerca in varie istituzioni accademiche internazionali come la Goldsmiths University di Londra, la Nordland School of Arts and Film in Norvegia, l’Università di Praga, l’Università della Boemia Occidentale, l’Ithaca College e l’Accademia delle Arti di Berlino.

 

questo percorso di residenza nasce grazie a CASE REMAPPED, una call per due residenze artistiche curata da BASE Milano e Erica Petrillo. La call si rivolge ad artist la cui ricerca sia incentrata su isole sociali alternative, ovvero di un luoghi (fisici o digitali) abitati da comunità che stanno sperimentando forme di coesistenza radicalmente collettivistiche. Scopri di più su CASE REMAPPED