"La raccolta dell'uva contro l'accaparramento delle terre” di forty five degrees (Berta Gutiérrez Casaos, Lea Hobson e Alkistis Thomidou)

Domenica 28 agosto 2022, Château d’Esclans, Var, France

La monocoltura è la migliore amica della cultura del monopolio, questo è qualcosa di cui il miliardario Bernard Arnaud e la LVMH, il suo impero del lusso, è molto consapevole, e il dominio nel VAR ne è un buon esempio. 

Nei terreni di Château d’Esclans si produce uno dei vini più costosi al mondo, un rosé chiamato “Whispering Angel”; il suo dominio di 427 ettari produce 10 milioni di bottiglie di rosé all’anno, esclusivamente per l’esportazione. Questa immagine pubblica e i metodi di accaparramento delle terre sono l’esempio perfetto di come si distruggono le dinamiche dei territori, facendo lievitare i prezzi delle terre e impedendo l’insediamento dei piccoli produttori. Trecento persone si sono riversate nei vigneti su invito della Confédération Paysanne e dei Soulèvements De La Terre per protestare contro l’accaparramento di terreni agricoli da parte di pochi privilegiati. Questa azione segue quella del 29 Gennaio 2022 nei vigneti del Giura, “Terre”, per recuperare i terreni abbandonati. Mentre raccoglievamo l’uva e ci passavamo i cestini, le persone cantavano. È stato un momento così gioioso e potente per dimostrare che reclamare lo spazio non è solo un atto di resistenza, ma ha anche un potere relazionale. Questa uva pregiata, dalla buccia viola vibrante e dal succo estremamente dolce, era inizialmente destinata da Bernard Arnault alla produzione del “Whispering Angels vintage 2022”. Ebbene, ora non più! “Ci stiamo riprendendo la terra e i suoi frutti”, è la risposta degli agricoltori e di Les Soulèvements De La Terre, dopo la vendemmia.

(…) Rispetto all’industrializzazione massiva dell’agricoltura, una concentrazione silenziosa sta avvenendo fuori dalle città. In dieci anni metà dei campi cambierà proprietari a causa del pensionamento de agricoltor. Questo è un problema cruciale: dove andranno a finire i campi? Saranno redistribuiti tra piccol agricoltor o tra grandi proprietari terrieri che sfrutteranno le terre per l’agricoltura distruttiva e inquinante? I dati del censimento agricolo sono chiari: nel 2000, la dimensione media delle aziende agricole era di 42 ettari. Dieci anni dopo era di 55 ettari. Nel 2020 sarà di 69 ettari. Ciò rappresenta un quasi raddoppio in 20 anni. Negli ultimi 10 anni, il numero di aziende agricole è diminuito del 21%. Ciò significa che la terra è distribuita in modo meno uniforme: appartiene a un numero minore di grandi agricoltori. Si tratta di una concentrazione fondiaria, a vantaggio di grandi attori come LVMH. In questo periodo, il numero di posti di lavoro in agricoltura è diminuito dell’11%, con una perdita di 81.000 posti di lavoro. Il mondo agricolo, già indebolito, sta scomparendo a favore degli imprenditori agricoli e delle agroindustrie.

Dopo aver distribuito 200 forbici, siamo passati direttamente dalle dichiarazioni d’intenti all’azione e abbiamo iniziato la raccolta senza attendere ulteriormente i profitti degli speculatori! I poliziotti che avevano seguito il corteo, dicendoci invano che era vietato entrare in terreni privati, così come i “pacifici” (sic) agenti di sicurezza di LVMH, si sono allontanati. (…) I movimenti rivoluzionari non si diffondono per contaminazione ma per risonanza. Ci riuniamo per capire l’ampiezza di questo territorio e lo occupiamo. Sporcarci le mani e raccogliere l’uva sporca e saporita di Bernard. Per capire l’urgenza e l’attenzione che ha la trasformazione di cui hanno bisogno quegli espropri di terre. Privatizzare non solo la terra ma anche le risorse sopra e sotto di essa: acqua, suolo, animali e aria. (…)

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