Giuliano Wai Ging Sammarro

di BASE Milano

Il progetto di Giuliano Wai Ging Sammarro esplora il legame profondo tra l’uomo e la natura attraverso un gesto di conservazione e trasformazione. Ispirato alla visione di Giuseppe Penone, cerca di creare nuove forme, ma di enfatizzare la bellezza già esistente nel mondo naturale. Da questa idea nasce la raccolta di pezzi di legno trovati nei boschi, selezionati per la loro estetica unica, e la loro riproduzione in porcellana.

La scelta di questo materiale, prezioso e durevole, eleva la percezione degli oggetti trasformandoli in manufatti di valore. Cambiando la loro natura fisica, Sammarro osserva come le persone inizino a trattare con maggiore attenzione e rispetto la stessa forma che, in origine, era semplice legno. Il processo non si limita alla riproduzione: l’artista incide e sabbia sezioni di tronchi, mettendo in evidenza i cerchi di crescita degli alberi prima di fonderli in porcellana. Il risultato sono piatti unici, che ci riportano alla consapevolezza della nostra dipendenza dalla natura e ci invitano a riconoscere la sua bellezza in gesti quotidiani come il mangiare.

L’esperienza del progetto si sviluppa su più livelli sensoriali: visivo, tattile e persino acustico. Scorrendo la lama del coltello sui cerchi annuali incisi nella porcellana, si può letteralmente ascoltare l’età dell’albero. Un gesto che rafforza il messaggio centrale del lavoro: la natura non è un’entità separata da noi, ma una parte integrante della nostra esistenza. Attraverso questi piatti, la tavola diventa il punto d’incontro tra la memoria della foresta e il presente, in un dialogo continuo tra uomo e ambiente.

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