Giovanni Amerio A.K.A. GGTHH –– Sharp Partitions and Parasitic Bricks

di BASE Milano

L’architettura, l’urbanistica e il design non sono mai stati pratiche neutrali. Ogni decisione presa in questi ambiti è intrisa di valori politici ed economici, modellando le città secondo logiche di potere che spesso favoriscono determinati gruppi sociali a scapito di altri. Giovanni Amerio, noto come GGTHH, con il suo progetto Sharp Partitions and Parasitic Bricks esplora proprio questo fenomeno: come l’urbanistica e l’architettura abbiano assorbito e amplificato i valori neoliberali delle città contemporanee, divenendo strumenti per l’esclusione sociale e la gentrificazione.

Amerio utilizza il mattone, elemento architettonico per eccellenza, come metafora del processo di costruzione ideologica delle città. Se da un lato il mattone rappresenta l’unità fondamentale della costruzione fisica, dall’altro la sua produzione – standardizzata e regolata – diventa l’emblema dell’omogeneizzazione forzata che caratterizza le trasformazioni urbane sotto il dominio neoliberale. L’artista introduce quindi il concetto di “glitching” nel processo di produzione dei mattoni: un’interferenza intenzionale che ne altera la forma e la funzione, generando elementi architettonici imprevedibili e unici.

Questo atto performativo non è solo estetico, ma politico: sfida l’idea di perfezione imposta dai meccanismi di produzione industriale e propone un’alternativa basata sulla pluralità e sulla spontaneità. Attraverso un processo collettivo di “fare”, Amerio invita le comunità a riappropriarsi della costruzione dello spazio pubblico, opponendosi alle logiche esclusive che dominano il design urbano contemporaneo.

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