F. De Isabella — MAI+ [ Milano Ovest ]

di F. De Isabella

Che cosa significa creare un’opera d’arte senza toccare la materia ma usando unicamente i sensi? MAI+ si occupa di trovare nella città opere d’arte possibili.

Nell’estate del 2024, F. De Isabella in compagnia di un gruppo di persone adolescenti è andat alla ricerca, negli spazi della città, di segni e composizioni casuali e gli ha dato nuovo significato, nuovo sguardo, trattandole come opere d’arte.

MAI+ è un momento di contemplazione, una collezione permanente, un’invenzione, un’interpretazione della realtà, un invito ad allenare immaginari.


Oggi MAI+ [Milano Ovest] è anche un Catalogo (online dal 3 ottobre) di opere d’arte urbana e un museo sempre visitabile, ogni giorno a tutte le ore, basta seguire la mappa!


“MAI+ è un momento di contemplazione, una collezione permanente nella città, un’invenzione, un’interpretazione della realtà, un invito ad allenare immaginari possibili. Un pretesto per riappropriarsi del potere dello sguardo, dell’ascolto e dell’esposizione. Che cosa significa creare un’opera d’arte senza toccare la materia ma usando unicamente i sensi e l’esperienza? MAI+ si occupa di trovare negli spazi della città segni e composizioni casuali, che, una volta nominate, acquisiscono un potenziale valore.”

Non c’è un solo modo per attraversare MAI+, ma di sicuro c’è un invito preciso a muoversi nella città e a creare o assecondare immaginari diversi da quelli che più fortemente la dominano.
Mi viene da pensare che possa esserci una distanza non troppo grande tra l’approccio del pubblico e quello di chi crea (chi crea cosa?), perchè questo ha molti aspetti potenzialmente comuni ad entrambe: il movimento dei corpi in ricerca delle opere nei quartieri e l’incontro con i territori, la scoperta e il riconoscimento, l’impatto, la percezione, la possibilità sempre aperta di una scrittura personale o collettiva.

“Ad ognuna di queste creazioni involontarie è dedicata una targa che include dettagli tecnici e una narrazione specifica e un catalogo che le raccoglie.”

Le composizioni che incontrerete parlano a prescindere da noi, l’atto di risignificare è un esercizio di ascolto, traduzione e poi di sintesi dei “saperi” personali e collettivi che vengono evocati. Le parole che leggerete o ascolterete non vengono già in partenza da una voce sola, sono il frutto di un incontro. Eravamo in 6 siamo diventat 7 e poi 9.

F. De Isabella

BIO

F. De Isabella si diploma in Ripresa e Fotografia presso la Scuola Civica di Cinema di Milano e nel 2009 co-fonda il collettivo Strasse, gruppo che si è mosso in ambito performativo nello spazio pubblico. Cura ambienti sonori per danza e performance (tra cui G.O.Nardin, C. Bersani). Si interroga sulle pratiche di produzione artistica da un punto di vista transfemminista e queer. Dal 2021 riprende il suo lavoro autoriale con DICIOTTANNI e nel 2023 debutta con MAI+ a Bologna per FUORI!.

CREDITS

Un lavoro di F. De Isabella
Dramaturgia Raffaele Tori
Testi F. De Isabella
Graphic design Marzia Dalfini
Traduzioni Halima Rakiki, Giorgia Ohanesian Nardin
Amministrazione Marco Parodi
Ringraziamenti Emanuele Braga

Con il supporto di BASE Milano
Landscape Coreography, KIN LAb creation per FUORI! FESTIVAL – ER T Emilia Romagna Teatro

Con il contributo di
MiC — Direzione Generale Creatività Contemporanea
Fondazione Cariplo

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