Little Fun Palace fa visita a The Glitch Camp, uno spazio e un tempo diversi per esplorare e approcciare il design.
La musica la mette ELECTROPICÁL.
In consolle si alterneranno Memo (CO), Sdrumbi (IT) e Sunday Lapolees (IT), ciascuno con il proprio portato individuale che spazia dalla cumbia alla techno passando per la dancehall e l’afrobeat, che con Electropicàl trova la sua sintesi attorno a una vibe “presa bene”, imprevedibile nei bpm ma sempre carica di percussioni, bounce e groove.
LITTLE FUN PALACE
Un luogo condiviso per la comunità del design e non solo, che vuole riflettere sul concetto di tempo, circondato da una stimolante programmazione di attività che ruotano sulla relazione tra design e tempo libero.
Una roulotte. Un padiglione piccolo e portatile. Un bar. Un luogo effimero di aggregazione. Un omaggio al Fun Palace; il leggendario progetto dell’architetto Cedric Price e della regista teatrale Joan Littlewood che negli anni sessanta volevano realizzare un’università della strada, un laboratorio del divertimento.
THE GLICH CAMP — POWER BY IED
Little Fun Palace atterra nel Centro sportivo Enrico Cappelli di The Glitch Camp – powered by IED, il progetto di campeggio urbano di cui BASE è partner culturale. IED e BASE curano insieme un palinsesto in occasione della Design Week 2025 e insieme propongono per il secondo anno questo esperimento di coabitazione all’interno del Centro sportivo Enrico Cappelli e sulla terrazza di BASE. SCOPRI DI PIÙ SU THE GLITCH CAMP ↗
ELECTROPICÁL
The Glitch Camp ospiterà il dj set di ELECTROPICÁL, collettivo italo-colombiano nato nel 2024 dal comune amore per la musica elettronica dal sapore afro-tropicale e globale.
In consolle si alterneranno Memo (CO), Sdrumbi (IT) e Sunday Lapolees (IT), ciascuno con il proprio portato individuale che spazia dalla cumbia alla techno passando per la dancehall e l’afrobeat, che con ELECTROPICÁL trova la sua sintesi attorno a una vibe “presa bene”, imprevedibile nei bpm ma sempre carica di percussioni, bounce e groove.
ELECTROPICÁL è “clubbing con amore”: lontano da mode e pose stereotipate, mette al centro il potere della musica come linguaggio universale, della festa come rituale, della comunità come esperienza rigenerativa
Little Fun Palace è un progetto parassita presentato insieme agli spettacoli di OHT, ma anche svincolato da essi, e al cui interno vengono organizzati incontri, dialoghi, balli e ogni forma di spontaneità possibile. Un progetto che mette a fuoco il momento successivo all’offerta culturale; il momento in cui le idee, le parole e le reazioni delle persone hanno bisogno di spazio per avvenire. Little Fun Palace affronta un vuoto contemporaneo riesumando la raison d’être delle aree pubbliche; quella di forum aperto all’incontro spontaneo fra le persone.
Little Fun Palace mette insieme artist, filosof, economist, scienziat, ingegner, architett, sociolog, scrittor, meteorolog, etc. che di volta in volta dialogano su tematiche opportune e urgenti delineate da un advisory-team in collaborazione con l’istituzione ospitante. In modo libero, indipendente e collaborativo, Little Fun Palace esplora ogni sfaccettatura della realtà nei suoi diversi campi di riferimento. Un’indagine seriamente spontanea che affranca l’intelligenza dai cirri dell’intellettualismo.
Questo evento fa parte di Performing Architecture ↗, un festival diffuso che dal 3 al 13 aprile attraversa cinque quartieri di Milano Sud, tracciando un percorso tra architettura e arti performative. Cinque quartieri, cinque visioni, un laboratorio di sperimentazioni tra architetture che si fanno corpo, suono, rito e rifugio. Un esercizio di pensiero collettivo che esplora nuovi modi di abitare la città, trasformando spazi in luoghi di relazione, gesto e ascolto.
Performing Architecture è un progetto nato dalla collaborazione tra BASE Milano e DOPO? ed è tra i progetti vincitori del Festival Architettura, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per sostenere, promuovere e valorizzare l’architettura contemporanea italiana.