Con Clessidre, talismani per abitare il tempo l artist associat di BASE — Elisabetta Consonni, Corps Citoyen e MOMBAO — e la comunità temporanea che ospitano riflettono su altri modi di creare la storia e le storie, come un gioco di ribaltamento della clessidra dove passato diventa futuro e viceversa, smontando la concezione lineare del tempo. Una visione circolare che abbraccia anche lo spazio, che si apre poroso, nomadico e itinerante, a unire persone e luoghi diversi, riscrivere geografie politiche e gerarchie, lasciando liberi corpo e immaginazione.
PROGRAMMA
H10 — 13
#workshop ↘ Ground Hall
Diasporic Imagination / Immaginazione diasporica
con Daniel Blanga Gubbay
Quali solo le forme di connessione immaginativa al di là di un’unità territoriale? Quale la sua storia, la sua potenzialità politica ma anche i rischi di lettura romantica di un territorio inaccessibile? E come pensare l’idea di immaginazione diasporica non solo nella sua accezione politica più stretta ma come immaginazione di un corpo al di là del corpo? Infine, l’immaginazione diasporica è una porta per ripensare il rapporto con il tempo, ricamando assieme le categorie di passato, presente e futuro.
H14 — 15:30
#workshop #assemblea ↘ learningROOMS
DCP
con Pietro Porro
Pietro Porro, maestro del gesto nell’antica arte dell’arte dell’anarcocalligrafia, presenterà alcuni documenti della Dichiarazione Concordata di Pace, una vastissima opera in una scrittura inventata, composta da più di 7000 documenti, per proporre attraverso l’anarcocalligrafiamorbida il compimento di una prospettiva ultra-utopica di redistribuzione delle risorse.
H15:30 — 16
#lecture ↘ Ground Hall
Una irriducibile diversità. Le fonti orali per la storia
con Chiara Paris
Le fonti orali originano da punti di vista specifici e singolarissimi e rappresentano la chiave di accesso a una dimensione soggettiva dell’esperienza storica. Oltre che essere utili strumenti per la ricostruzione del passato, permettono di integrare il vissuto delle persone nella dimesione storica, aprendo ponti tra la Storia con la “S maiuscola” e la “storia minuta”, attenta al dettaglio e alla dimensione narrativa della storia.
L’intervento presenterà le specificità della fonte orale, ossia il suo carattere di irriducibile diversità, frutto di una pratica – l’Intervista – che co-costruisce le sue fonti assecondando un movimento relazionale e multi-vocale.
Perché si tratta di documenti che non esisterebbero altrimenti senza questa volontà di porre domande, superare resistenze e mettersi in gioco.
Vedremo come il carattere relazionale insito nella fonte orale si configuri non solo come relazione dialogica tra più persone – o tra “versione ufficiale” della storia e storie individuali – ma anche come tendenza a creare dei punti di contatto tra il ricordo del passato e il contesto presente in cui si realizza l’intervista.
H16 — 18
#workshop ↘ learningROOMS
On becoming aware
con Valentina Ragno
Il corpo ha memoria del passato, il corpo è strumento di percezione del presente, il corpo esperisce il futuro sotto forma di intuizione. Valentina Ragno, professionista del metodo Grinberg, condurrà un workshop per affinare la capacità di attenzione del corpo fisico e del corpo emotivo, per fare del corpo un luogo di percezione, spogliandolo dal filtro della storia personale.
* Questo workshop ha a che fare col movimento: vestiti comod e porta il tuo materassino!
H18 — 19
#installazione #performance ↘ BASE Milano — Capsula
Zona di ablazione
con Neunau
Zona di ablazione è una performance audiovisiva che racconta e riassume 24 ore di attività fusoria del ghiacciaio dell’Adamello attraverso il suono e le temperature. I dati sono stati raccolti mediante l’utilizzo di 4 registratori bioacustici, collocati scientificamente nel ventre di crepacci, fessure e superficie durante l’estate del 2021 e 2022 ottenendo 9180 ore di registrazioni sonore e temperature.
La performance mostra i dati scientifici raccolti creando una dimensione percettiva ed emotiva coinvolgente, consentendo un punto di vista inedito sulle implicazioni e conseguenze negative del cambiamento climatico sugli ecosistemi fragili. Il 92% dei ghiacciai alpini, infatti, rischia di scomparire entro la fine di questo secolo.
Dal punto di vista sonoro, “Zona di Ablazione” affida la composizione al ghiacciaio stesso che orchestra la propria dipartita utilizzando il suo alfabeto espressivo. Le basse frequenze legate al potente torrente subglaciale che scorre alla base del ghiacciaio creano un drone ipnotico e minaccioso; mentre la cascata di fusione, tonfi, boati, movimenti dinamici, crolli strutturali, stridori generano note sulle medie ed alte frequenze, risultato di reazioni tra acqua, ghiaccio ed aria.
“Un Suono in Estinzione” è un progetto di ricerca sperimentale volto a monitorare le implicazioni del cambiamento climatico sui ghiacciai alpini attraverso l’analisi del suono, iniziativa declinata in attività divulgative, artistiche e scientifiche; l’iniziativa è stata ideata nel 2020 dal sound artist NEUNAU in collaborazione con università, enti e partner.