ENdangered ENsemble è un progetto nato per attivare nuove forme di relazione, creazione e presenza sulla scena artistica italiana e mediterranea.
Il suo nome parla di aggregazioni precarie, collettività intermittenti, connessioni impure e ibride. Di corpi e desideri che si mettono insieme, per creare, per pensare, per fare spazio. Di artist che scelgono di essere più-di-una.

ARTISTA SELEZIONATA
Martina Rota

ARTISTA SELEZIONATA
Danila Gambettola
Assemblaggi e pericoli
Nel nostro presente, gli assemblaggi sono sempre a rischio.
Il contesto in cui si prova a lavorare – soprattutto in Italia – è segnato da scarsità: di risorse, di luoghi, di tempo, di riconoscimento. A essere in pericolo sono anche sessualità dissidenti, soggettività razzializzate, diasporiche, corpi e vite che abitano i margini, sempre costretti a giustificarsi o a difendersi. ENdangered ENsemble è nato per interrogare limiti e potenzialità della scena artistica contemporanea – provando a sovvertire i vincoli che spesso bloccano l’immaginazione.
Queer come postura
Usiamo il termine “queer” non come un’identità stabilita, ma come un posizionamento politico. Riconosciamo che ci sono molteplici modi di essere queer, e ci impegniamo a creare uno spazio che accoglie, celebra e sostiene questa ricchezza, in un’azione intersezionale e anticoloniale. Queer non vuole essere un tema, ma una postura, un modo di fare, di sperimentare forme e linguaggi della scena e intorno alla scena, processi sghembi, invenzioni storte e coraggiose.
Desideriamo andare oltre i canoni e le tecnologie linguistiche del nord Europa, così come i protocolli di inclusività e sicurezza che spesso inquadrano l’eccedenza delle soggettività dissidenti o marginalizzate. La nostra attenzione si concentra su una prospettiva decentralizzata che riconosce l’importanza della geografia e delle culture nel plasmare identità e esperienze.
Guardiamo per questo verso una scena mediterranea, con uno sguardo meridiano che sfida i confini imposti dal rapporto nord-sud, sia nel contesto europeo che in Italia, dove la scena artistica appare sempre più frammentata proprio sull’asse nord-sud. Per smettere di pensare a un Nord-Europa più “emancipato”, e rivolgere lo sguardo verso il Mediterraneo fratturato dalla violenza delle politiche migratorie, cercando i fili di nuove relazioni, a partire dal fare dell artist.
Lo facciamo mettendo la cura su una serie di questioni per noi chiave che riassumiamo di seguito:
→ Ensemble: Cerchiamo proposte che esplorino il concetto di ensemble in modo innovativo. Accettiamo lavori individuali all’interno di reti collettive, incontri anche temporanei, lavori collettivi che favoriscano lo scambio tra artist_ italian_ e non, creando ponti tra la scena italiana e quella mediterranea. Ensemble artistici consolidati, o provvisori, o disallineati, collaborazioni impreviste o antichissime.
→ Alleanze e Relazioni: Chiediamo all partecipant di tracciare e nominare le alleanze e le relazioni con luoghi, gruppi e comunità con cui collaborano, che il loro lavoro attraversa o con cui è in risonanza. Vogliamo creare una mappatura mobile e espansa che vada oltre l’autorialità individuale.
→ Temporalità: Accettiamo progetti di temporalità diverse: progetti nuovi, o da inventare, o in fase di costruzione, o già esistenti. Ma anche i progetti falliti o abbandonati per condizioni ambientali – vogliamo rompere l’idea della novità richiesta dal mercato artistico e mettere l’accento sulle pratiche e le loro molteplici vite.
→ Innovazione delle Forme e dei Linguaggi: Invitiamo l partecipant a esplorare e sperimentare nuove forme, linguaggi e formati della scena, creando controazioni/contromovimenti, nuove drammaturgie, composizioni. Le pratiche e i processi prima dei progetti.
Cosa abbiamo attivato
La call, chiusa nel maggio 2024, ha permesso di selezionare due progetti artistici, che hanno ricevuto:
→ Una residenza di due settimane a BASE Milano
→ Un contributo di €3000, accesso agli spazi di lavoro e alloggio
→ Un percorso di scambio e tutoraggio con la curatela e il team di BASE
→ Supporto all’accessibilità, su richiesta
* La call è stata scritta in italiano. Per poter arrivare a tutt l artist e creativ (o provarci, almeno!) abbiamo pubblicato la call anche in inglese e in arabo. Per ulteriori informazioni, contattateci a residenze@base.milano.it
Libera circolazione dei progetti
Sappiamo che sostenere due progetti non è sufficiente di fronte alla quantità, alla potenzialità e ai bisogni della scena contemporanea. Per questo abbiamo ideato una pratica che ci consenta di condividere una selezione dei progetti con altri centri di ricerca, di residenza e operat per farli circolare e non ricominciare sempre da zero. Un piccolo esperimento. A breve troverete l’elenco completo dei partner con cui avvieremo questo processo.
Nel biennio 2024-2025, abbiamo scelto di aprire la curatela del nostro programma di residenze ad artist, designer e creativ perchè portassero nuove domande di ricerca e sguardi imprevisti. ENdangered ENsemble nasce grazie all’incontro con Silvia Calderoni e Ilenia Caleo con cui abbiamo curato il concept.
Calderoni-Caleo si incontrano nel 2012 al Teatro Valle Occupato e iniziano un progetto comune tra residenze artistiche, atelier di ricerca e performance. A partire dal workshop di Biennale College Teatro 2018, hanno dato vita a KISS (2019), progetto performativo con 23 performer, prodotto da Santarcangelo Festival, CSS Udine, Motus Vague. Per la Queering Platform del Freespace West Kowloon di Honk Kong hanno ideato il progetto nomade SO IT IS (http://www.soitis.art/it). Nel 2021 hanno fatto parte di Flu水o, progetto crossdisciplinare vincitore dell’Italian Council (2020), per il quale hanno creato l’azione performativa thefutureisNOW? (Milano, Seoul, Shanghai). Nel 2022, hanno creato l’istallazione Pick Pocket Paradise per la mostra “Espressioni con frazioni” al Castello di Rivoli – Museo di Arte Contemporanea (Torino). Sono artiste associate del Padiglione Italia della Biennale Architettura 2023.
Nel 2023 ha debuttato ad Amburgo il loro ultimo lavoro performativo The Present Is Not Enough co-prodotto da Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio | Progetto Prender-si Cura, Kampnagel (Hamburg), Kunstencentrum Vooruit vzw (Ghent), Motus Vague.
Silvia Calderoni è attrice e performer, in teatro e al cinema. Si forma artisticamente con la compagnia Teatro della Valdoca e dal 2006 è parte attiva della compagnia Motus.
Ilenia Caleo è performer, attivista e ricercatrice. Si occupa di corporeità, epistemologie femministe, sperimentazioni nelle performing arts, nuove istituzioni e forme del lavoro culturale.