Adreea Tron –– The Future of Craft

di BASE Milano

Come possiamo immaginare un futuro in cui artigianato e tecnologia non solo coesistano, ma si potenzino a vicenda? “The Future of Craft” esplora questa sinergia, trasformando la tradizione in un laboratorio di sperimentazione per la moda del domani.

Nel cuore della trasformazione creativa contemporanea, il progetto The Future of Craft di Andreea Tron si distingue per la sua capacità di coniugare le radici dell’artigianato con le più avanzate innovazioni tecnologiche. Presentato come tesi di Master presso la FHNW Academy of Arts and Design di Basilea, il progetto esplora la relazione tra tradizione e futuro nel fashion design, affrontando temi chiave come il patrimonio tessile familiare, la creazione a scarto zero, la tessitura digitale 3D, l’innovazione nei bioplastiche e il ruolo dell’intelligenza artificiale nella moda.


Una narrazione speculativa per un nuovo immaginario

L’indagine di Tron prende forma a partire da una storia di fantascienza speculativa intitolata Was My Grandmother Worried About Her Carbon Footprint?, scritta in collaborazione con un’intelligenza artificiale e ambientata nell’anno 2204. In questo futuro utopico, artigianato e tecnologia convivono in un equilibrio dinamico, aprendo la strada a una nuova concezione del fare e del creare. I personaggi della storia – cinque figure emblematiche – incarnano diverse modalità di interazione tra tradizione e innovazione, e le loro vesti, esposte nella mostra, sono la manifestazione concreta di queste visioni.

The Shepherdess of Memories, una maestra tessitrice, porta con sé il sapere ancestrale del lavoro manuale. Il suo giaccone, ispirato ai tradizionali cappotti da pastore, è un simbolo della continuità culturale.

The Robot Therapist, figura ponte tra passato e futuro, fonde la precisione tecnologica con l’artigianato. Il suo abito 3D-woven a scarto zero rappresenta questa fusione tra innovazione e tradizione.

The Fabric Accountant, responsabile della gestione degli scarti tessili per le missioni spaziali, veste un abito modulare realizzato con tinture naturali e tessuti riciclati.

The Circular Culinary Innovator, promotore di un’economia circolare, trasforma gli scarti in materiali biodegradabili per l’abbigliamento, spingendo i confini della sostenibilità.

The Digital Concierge, un’entità AI, sostiene la ricerca e il lavoro degli altri personaggi, mostrando come le intelligenze non umane possano ampliare le possibilità del fare artigianale.


Ripensare l’artigianato attraverso la collaborazione

Attraverso questi personaggi e le loro storie, The Future of Craft mette in discussione la visione tradizionale dell’artigianato, proponendo una nuova prospettiva in cui il sapere manuale non è legato esclusivamente alla trasmissione familiare, ma diventa patrimonio condiviso, evolvendo attraverso collaborazioni inedite. L’ispirazione viene dal concetto di making kin di Donna Haraway, che suggerisce la costruzione di alleanze oltre i legami di sangue, e dalla Carrier Bag Theory of Fiction di Ursula K. Le Guin, che valorizza l’accumulo di esperienze e competenze diverse per costruire nuovi racconti e realtà.

Questa visione si traduce in un’esplorazione pratica, in cui tecniche artigianali e strumenti digitali non si contrappongono, ma si integrano in un processo di creazione arricchito dalla loro interazione. Non si tratta di sostituire il passato con il futuro, ma di costruire un linguaggio comune che permetta all’artigianato di reinventarsi senza perdere la propria essenza.


Un futuro ottimista per la moda sostenibile

Al centro del progetto emerge una riflessione fondamentale: in un’epoca in cui il design affronta sfide ambientali e sociali sempre più complesse, il connubio tra artigianato e tecnologia può offrire nuove soluzioni sostenibili. Le figure di The Future of Craft mostrano come la moda possa abbracciare pratiche circolari, minimizzare gli sprechi e reinterpretare il concetto di valore attraverso il recupero e la trasformazione dei materiali.

Con uno sguardo positivo sul futuro, il progetto di Andreea Tron invita designer e appassionati a immaginare nuovi modi di creare, in cui tradizione e innovazione non siano più in competizione, ma alleate nella costruzione di un mondo più sostenibile e inclusivo.

CONTRIBUTIONS

The Future of Craft è stato sviluppato come tesi di master da Andreea Tron presso la FHNW Academy of Arts and Design di Basilea, in Svizzera, con il supporto di partner accademici e professionali. La mostra comprende gli abiti creati per i personaggi della storia speculativa e offre una profonda riflessione sul futuro della moda sostenibile e della ricerca sui materiali.

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