Anton Ripon — Site drawing, from GPS tracking to architecture

di BASE Milano

Una pratica che dissolve i confini tra corpo, tecnologia e ambiente, trasformando lo spazio in un palinsesto vivo e pulsante. Ogni passo è una linea, ogni gesto un segno: le traiettorie inscritte in tre dimensioni non sono solo dati, ma narrazioni materiali che traducono il paesaggio in un’opera vivente.

“Site drawing, from GPS tracking to architecture” è una metodologia tecnologica per la progettazione spaziale (architettura, paesaggistica e installazioni).
La pratica si basa sull’utilizzo di un ricevitore GPS fissato a un’asta telescopica che traccia il movimento del partecipante all’interno di un sito. Come una penna su un foglio di carta, i movimenti vengono registrati in tre dimensioni per consentire la progettazione del progetto spaziale con precisione al centimetro.

La progettazione digitale si basa esclusivamente su una simulazione creata da immagini satellitari, piani catastali o altri dati estratti. Questa pratica è stata influenzata da un approccio critico agli strumenti, da un’attenzione ecologica alla località e da una progettazione incarnata su scala umana. L partecipante, il clima, il numero di satelliti ricevuti, le specificità del sito sono tutti componenti che si manifestano nel disegno.

L’uso del GPS per l’architettura in situ nelle comunità implica una doppia sovversione. In primo luogo, sovverte la scala extra-planetaria del GPS utilizzando un sistema progettato per una visione sinottica per creare artefatti leggibili solo in relazione al contesto in cui vengono creati. In secondo luogo, sovverte le origini distruttive della navigazione satellitare – nata per segnare luoghi da colpire con armi di precisione – utilizzando la tecnologia per immaginare futuri possibili, piuttosto che distruggere quello esistente.

è una cosa seria?

iscriviti alla newsletter di BASE: troverai tutte le novità su ciò che facciamo, ciò che ci piace e dove vogliamo stare.