Wendy Chua, Joyce Beetuan Koh, Gustavo Maggio: Blooms

Un’installazione in Realtà Estesa (XR) che rende udibile e visibile l’invisibile minaccia delle fioriture algali (Algal Blooms) nei nostri mari.

Cosa non stiamo ascoltando? L’installazione Blooms è un progetto di arte e scienza che ci chiede di prestare attenzione al fenomeno delle fioriture algali e alle relazioni alterate che esse segnalano tra l’attività umana e i fragili ecosistemi acquatici.

Le alghe proliferano a causa dell’eutrofizzazione, un processo in cui l’eccesso di nutrienti (derivanti da agricoltura, città e industria) “nutre” l’acqua, creando le condizioni ideali per la crescita smodata delle alghe, un fenomeno amplificato dall’aumento delle temperature marine.

L’opera interpreta dati scientifici complessi, provenienti da immagini satellitari e microscopia, per far luce sulle specie algali presenti in ecosistemi distanti come il Sud Est Asiatico, il Mar Mediterraneo, il Mar Baltico e il Brandeburgo. Al centro dell’esperienza vi è una prospettiva microcosmica che è al contempo sensoriale e immersiva. L’installazione è infatti un’esperienza di Realtà Virtuale (VR) multisensoriale, che — accompagnata da un paesaggio sonoro orchestrale attentamente disegnato dalla compositrice Joyce Beetuan Koh — anima la vita del fitoplancton, rendendo l’invisibile minaccia non solo visibile, ma anche udibile.

Il progetto è co-creato da un team multidisciplinare: la designer e artista Wendy Chua (che indaga l’arte-scienza delle questioni climatiche costiere), il designer Gustavo Maggio (specializzato in nuovi materiali e sistemi di produzione circolare) e la compositrice pluripremiata Joyce Beetuan Koh (nota per il suo linguaggio astratto e non sentimentale). La collaborazione tecnica di Playersjourney garantisce una profonda comprensione dell’interattività e del benessere dell’utente negli ambienti immersivi.

Blooms ci invita a entrare nella micro-scala di un macro-problema climatico, spingendoci a riconnettere l’estetica con l’ecologia..

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Questo progetto fa parte di ReSilence: Future Soundscapes & Affect Mining in Urban Ecosystems, la mostra che raccoglie gli esiti di quindici residenze artistiche internazionali promosse da S+T+ARTS (l’iniziativa della Commissione Europea per scienza, tecnologia e arti). Attraverso l’esplorazione artistica del suono, RESILENCE ridefinisce gli spazi urbani, usando la dimensione acustica per analizzare le complesse relazioni affettive ed ecologiche delle città future e promuovere una consapevolezza collettiva su ciò che accade oltre l’apparenza del semplice rumore. La mostra è presentata in collaborazione con BASE, nell’ambito di FAROUT Festival 2025.

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