Vogliamo che la rabbia si trasformi in un’energia creatrice che permetta di ridare speranza e di creare un mondo nuovo. La crisi climatica è di fatto una crisi dell’immaginazione e immaginare un futuro positivo a cui tendere e nel quale rifugiarsi è la forma di critica e lo strumento di lotta più potente. Questa performance nasce dal bisogno di immaginare il futuro. Un monumento scultoreo centrale, decorato da simboli ispirati all’ambientalismo e al femminismo intersezionale e queer, verrà nutrito da chiunque voglia partecipare. I corpi e le voci dell attivist che vi ruotano intorno permetteranno una connessione tra opera, natura e persone, creando insieme un nuova comunità di cura.
Seminate utopie / Elena Zecchin
La nostra rabbia è energia rinnovabile
INGRESSO LIBERO