Un viaggio radicale, un rito collettivo che rompe le barriere tra palco e pubblico, tra reale e digitale. Dopo anni di ricerca artistica e tecnologica, LUMINA debutta in anteprima a Bologna (Robot Festival) e arriva a Milano per JAZZMI.
LUMINA è una vera e propria architettura sensoriale. Il pubblico, dotato di cuffie wireless, è immerso in un audio spazializzato a 360°, mentre luci e laser trasformano lo spazio in un organismo visivo vivo e pulsante. Al centro, un ensemble ibrido: cinque musicisti e un robot percussionista che suona strumenti da culture diverse. Il pubblico si muove liberamente, come in un rave rituale che esplora il corpo, il rito e la percezione. Prodotto con il supporto della Regione Emilia-Romagna, LUMINA è un laboratorio aperto sull’integrazione tra arte e tecnologia, guidato da una domanda: che ruolo ha oggi la tecnologia nell’esperienza umana?