Elena Zaghis — Delta Flight 237

by Redazione

Delta Flight 237 è un atto di narrazione speculativa che coinvolge gli esseri umani e l’intelligenza artificiale in una danza di finzione, fabbricazione e fragili verità.

Cosa succede quando le macchine sono co-autrici di narrazioni, creando artefatti così “reali” da rompere il confine tra simulazione e realtà? Un progetto di kin-making per l’era delle reti neurali: una deliberata tessitura di connessioni tra la creatività umana e l’intelligenza delle macchine per esporre l’etica della verità in un’epoca di mondi sintetici.

L’installazione è incentrata sul caso legale fittizio del signor John Martinez, che sostiene di essere stato ferito da un carrello di bevande fuori controllo durante un viaggio in aereo. Questa storia, sebbene del tutto fittizia, prende vita attraverso prove forensi generate dall’intelligenza artificiale: trascrizioni giudiziarie, testimonianze audio sintetiche, ricostruzioni visive e oggetti di scena fabbricati. Questi artefatti, come parenti inquietanti, imitano così bene le trame della realtà da provocare disorientamento, spingendoci a confrontarci con il modo in cui la verità viene creata e accettata.

Fondendo un’estetica forense di ispirazione retrò con un’intelligenza artificiale all’avanguardia, Delta Flight 237 non è solo un progetto: è una provocazione. Destabilizza le strutture del giornalismo, della legge e dell’etica dei media, rivelando come l’IA possa co-produrre narrazioni che sembrano vere ma sono immaginate algoritmicamente. Si tratta di un’ecologia speculativa in cui gli esseri umani e le macchine collaborano, la cui agenzia intrecciata rimodella la nostra comprensione delle prove, della memoria e dell’autenticità.

Questo progetto forma intenzionalmente delle alleanze, non solo tra esseri umani e macchine, ma anche tra discipline e pubblico. Ci invita a riflettere criticamente sul rapporto simbiotico che coltiviamo con la tecnologia, dove l’intelligenza artificiale diventa sia un partner che un provocatore nell’atto di raccontare storie. Queste relazioni non sono neutre, ma richiedono un impegno etico e una reimmaginazione della responsabilità di fronte al potere generativo dell’IA.

Delta Flight 237 è un vivido promemoria del fatto che la verità, come la parentela, è costruita. Mettendo in scena un caso legale fittizio con elementi generati dall’IA, immerge l spettat^ in un mondo in cui le “prove” sono malleabili come gli strumenti che le creano. Questa parentela speculativa con l’IA ci sfida a vedere la tecnologia non come uno strumento passivo, ma come un co-creatore di narrazioni e mondi, costringendoci a navigare con attenzione tra i confini sfumati della realtà e della finzione nel nostro futuro collettivo.

So... is this getting serious?

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