FLUX

estate di BASE
performance
senza fine

Di BASE è senza fine: per la terza volta a BASE, Flux invita nuov artist nel nostro cortile per immaginare tutti i modi che esistono di salvare il Pianeta attraverso le arti.

Dj, produtt^, visual artist e performer: FLUX è un collettivo di artist che condividono il desiderio di offrire al pubblico un’esperienza culturale basata su comunicazione circolare, partecipazione attiva ed estetica immersiva. Durante l’Estate di BASE , Flux porta la sua anima eclettica, un intreccio di musica, performance e arte visiva, che non conosce barriere di genere o di estetica.

Questa volta Flux invita l artist Davide Barberi, Elisa Ceneri e Nat Polvani a dialogare con il Pianeta.

E non solo: FLUX accoglie l’incursione del Festival Immersioni 2024 presentando un estratto della performance Lo spazio sicuro di Diego Piemontese, in scena il 13 e il 14 settembre al Teatro Studio Melato. Il Festival Immersioni 2024 è prodotto da mare culturale urbano con il Piccolo Teatro di Milano.

Credits

La ricerca artistica di Davide Barberi è profondamente radicata negli ambiti che lo circondano. Rielabora il territorio, inclusi i suoi oggetti e strutture, attraverso la scultura, il disegno e la fotografia. Forte di un immaginario infantile, amalgamato dalla curiosità per i materiali, dai più classici alle nuove tecnologie. Un mix di elementi in grado di evocare scenari forti e carichi di malinconia, il campo semantico del gioco e l’elemento naturale.

Elisa Ceneri invece osserva la realtà che la circonda con occhio curioso e ironico. I suoi lavori, per lo più orientati alla scultura, installazione e video, e accompagnati spesso da racconti, riflettono su tale realtà, ammantandola talvolta di una veste vagamente onirica, pur senza mai tralasciare una venatura dolce amara di fondo. Nel 2022 fonda la Micronazione Ceneria, presso Castelnuovo Magra.

Il lavoro di Nat Polvani si focalizza nell’ambito della cultura digitale e della comunicazione, nel senso più ampio della termine, creando istallazioni interattive e partecipative. La sua ricerca è orientata alla commistione digitale per cui non esiste soluzione di continuità tra parola e suono, segno grafico e paesaggistico, ambienti sensoriali dal mezzo digitale a territori fisici.

So... is this getting serious?

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