L artist Ari Benjamin Meyers e Halsey Burgund (media artist vincitore di un Emmy, ricercatore affiliato presso il MIT Media Lab e il metaLAB di Harvard oltre che Creative Technologist in Residence presso il MIT Open Documentary Lab) invitano con gioia i Kantori di HardKoro a inaugurare Invisible Choir, un’opera collettiva che debutterà in anteprima all’apertura della mostra ReSilence il 9 ottobre a BASE Milano, all’interno di FAROUT, festival di arti performative.
Invisible Choir propone un’esperienza semplice ma profondamente innovativa: l’incontro di voci che tessono un canto comune, privo di parole, orchestrato dall’Intelligenza Artificiale e da sofisticate tecnologie audio. Le voci dei partecipanti si fondono in un coro in continua e organica evoluzione.
Per questa prima presentazione mondiale, BASE ha scelto la forza aggregante di HARDKORO per dare l’impulso iniziale al progetto. Registrando i propri contributi vocali attraverso l’interfaccia dell’opera, il coro creerà il nucleo compositivo da cui l’installazione prenderà vita e crescerà, invitando il pubblico della mostra a unirsi.
Bio
Ari Benjamin Meyers è un artista e compositore statunitense di fama internazionale che indaga le strutture e i processi che ridefiniscono la natura performativa, sociale ed effimera della musica. Formatosi presso istituzioni prestigiose come la The Juilliard School e la Yale University, Meyers concentra il suo lavoro sul coinvolgimento della sfera pubblica e civica, spesso attraverso rituali collettivi su larga scala – come le sue acclamate opere Rehearsing Philadelphia e Hymnus. Le sue composizioni esplorano il ruolo del suono in contesti non convenzionali e come l’atto musicale possa stimolare l’interazione sociale. Meyers è attualmente Professore di Scultura presso la Kunstakademie Düsseldorf e collabora regolarmente con figure di spicco nel panorama artistico e musicale globale.
Halsey Burgund è un media artist pluripremiato e un ricercatore la cui attività si colloca all’intersezione tra arte, tecnologia avanzata e contesto sociale. Noto per essere il creatore di Roundware (una piattaforma open-source di Audio Realtà Aumentata), Burgund focalizza la sua ricerca sulle sfide sociali poste dall’Intelligenza Artificiale e dai media sintetici. Il suo lavoro esplora il modo in cui le nuove tecnologie possono facilitare il coinvolgimento collettivo e la creazione musicale in ambienti pubblici. Attualmente ricopre la carica di Creative Technologist in Residence presso l’MIT Open Documentary Lab ed è Ricercatore affiliato presso il rinomato metaLAB di Harvard e il MIT Media Lab, confermando il suo ruolo di punta nella ricerca tra arte e innovazione.