BASE da qualche mese è chiuso al pubblico, in un vuoto fisico e relazionale.
E se quel vuoto fosse il nostro playground, uno spazio per sperimentare il mondo che verrà?
Vogliamo provare a immaginarlo insieme, al di là delle distanze.
Conversazioni, approfondimenti, residenze: un palinsesto digitale e fisico in costruzione, per ripartire dalla Base:
Quanto spazio prende il futuro? Con cosa riempiamo il vuoto? Come viviamo e progettiamo collettivamente? Chi decide il destino delle città? Cosa significa partecipazione? Con chi rifondiamo le istituzioni culturali del futuro? C’è spazio per il conflitto, il subalterno, l’alieno? Quali formati per la cultura che cambia? Quale spazio per il sapere? Cosa succede quando la scuola è fuori di sé?
Una serie di domande che ci guideranno nell’esplorazione di pratiche culturali fisiche e digitali e nella costruzione di un terreno di gioco comune ideale. Un playground informale e aperto, fatto di sconfinamenti tra settori e processi creativi collettivi. Uno spazio invisibile di relazione, aggregazione e crescita.
Perchè chiuso non vuol dire vuoto.
PLAYGROUND RESIDENCIES
In un esperimento di mutuo soccorso artistico, abbiamo aperto i nostri spazi, momentaneamente chiusi al pubblico, ad artistə e ricercatorə che avessero bisogno di ecosistemi fertili per continuare a lavorare. Abbiamo così colmato il vuoto e l’incertezza, abitandoli di domande e pratiche. Nei mesi la comunità è cresciuta, tra osmosi artistiche e nuove traiettorie costruite insieme, in un momento di riflessione e ricarica.
Qui il racconto di tutte le residenze passate
Le residenze in corso:
Bending Borders | residency w/ Effetto Larsen
Bending Borders è il più recente progetto di arte partecipata della compagnia Effetto Larsen, che si propone di affrontare il tema dello sviluppo dei pregiudizi. Cosa ci fa percepire gli “altri” come tali? Cosa servirebbe per farci cambiare idea? Bending Borders mira a sviluppare la consapevolezza del funzionamento dei pregiudizi e la capacità di metterli in discussione, a innescare uno spazio di confronto e dialogo con la partecipazione attiva del pubblico, per allenarsi a cambiare punto di vista.
PLAYGROUND TALKS
In questi mesi a porte chiuse abbiamo portiamo online il nostro spazio di aggregazione e di dialogo per continuare a dare voce a tutte quelle esperienze che stanno provando, anche in un periodo così incerto, a costruire nuove basi culturali. Abbiamo parlato di futuro delle città, comunitarie e sostenibili, dell’arte e degli spazi pubblici, di nuovi modelli di apprendimento e della scuola fuori di sé, dell’importanza di decolonizzare le istituzioni culturali, di design come strumento di co-progettazione di nuovi modi di vivere. Dialoghi aperti che si pongono domande più che dare risposte, che cercano di battere strade poco percorse e osservare le sfide da nuove prospettive.
Puoi rivedere tutte le dirette qui