Un laboratorio aperto, un incubatore e un banco di prova per nuove idee, nuovi progetti e formati fantastici. Vogliamo costruire un’istituzione culturale concentrata sulla ricerca e sul dialogo, vogliamo creare un campo di gioco dove fare è pensare, dove la pratica artistica e il discorso creativo si fondono e fioriscono.
Playground – il programma di residenze di BASE – offre uno spazio per agire all’intersezione tra le arti e la società, accogliendo approcci che incoraggiano lo scambio di conoscenze e competenze e che portano a collaborazioni trasversali.
Playground è un programma di residenze progettuali transdisciplinari che amplifica il lavoro di costruzione di una comunità creativa su cui BASE punta sin dalla sua apertura e che mette al centro del sostegno il processo contro il prodotto finito.
BASE vuole sostenere lз artistз nelle loro attività di ricerca permettendo loro di sviluppare discorsi che si incorporano nella rete locale, nazionale e internazionale, anche fuori dai sentieri istituzionali battuti.
In questa pagina pubblicheremo le call aperte e le modalità per candidarsi.
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Per tutte le informazioni relative al programma di residenze e per approfondire le modalità di collaborazione con BASE scrivi a: linda.dipietro@base.milano.it
Diversamente dalle residenze collocate in contesti rurali, l’atelier di città vuole attivare la caratteristica estroversa del luogo, la sua capacità di farsi luogo di partenza da cui si dipanano percorsi progettuali per e con la città. Sfidiamo lə artistə a innescare dispositivi di anticittà.
Oltre a supportare artistə e organizzazioni in residenza, divenire Atelier di Città vuol dire attivare uno studio di ricerca incentrato sull’arte e la sua dimensione pubblica che considera la città stessa come ambiente di lavoro. Lə artistə supportatə nell’ambito di questa iniziativa contribuirebbero anche alla realizzazione dei momenti di riflessione, festival e vari altri progetti di BASE.
La dimensione sociale dell’arte può andare sotto molti nomi: pratica socialmente impegnata, arte comunitaria, arte pubblica relazionale e arte attivista, tra le tante. Ciò che unisce questi approcci è una riflessione su chi è coinvolto nella definizione del progetto artistico, spostando il potere dalle istituzioni verso lə artistə e tuttə coloro che contribuiscono a creare un cambiamento significativo nella società attraverso la pratica artistica.
BASE vuole creare una costituency, una sfera pubblica attiva che possa accogliere, accompagnare, condividere i principi e le complessità dei progetti che nascono dalle residenze.
BASE vuole continuare a reinventarsi, mettendo continuamente in discussione l’ecologia socio-culturale e la residenza come istituzione artistica dall’interno e dall’esterno, sfidandone i valori e testando nuovi modelli di collaborazione. Lə partecipantə sono invitatə a contribuire a queste esplorazioni e riflessioni tematiche con le proprie ricerche e progetti.
Scambi artistici gratificanti possono avvenire solo in un’atmosfera amichevole che promuove la fiducia, il rispetto reciproco e la cura, facendo sentire lə artistə e lə altrə professionistə benvenutə. Questa ospitalità è centrale per BASE, ed è condivisa da team e artistə.
Una ricerca che nasce da un incontro di Sara Leghissa con un rumorista, ovvero una persona che compone i suoni per le immagini del cinema. L’idea è quella di dare suono allo spazio pubblico attraverso i passi delle persone che lo attraversano. Attraverso l’accumulo di materiali diversi e il loro utilizzo in quanto strumento per mettersi in connessione con lo spazio esterno, si crea una sincronia in concerto con i passi del pubblico inconsapevole. La performance diventa un ponte tra l’interno e l’esterno dello spazio, una scenografia che riprende la metafora del rettilario.
“La parola vivaio ci dice che in quel luogo è esposta la vita. Ma all’inizio, non si muove nulla. Il gioco diventa cercare la forma, la forma vivente che si suppone sia lì, davanti a noi” Georges Didi Huberman
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Una re-interpretazione del concetto di lavoro di cui ci siamo stati nutriti per tutta la vita, a partire dal “lavoro dei sogni”, dalla cultura del carrierismo e dall’idea del lavoro nobilitante. La call è inserita all’interno del progetto Matrice Lavoro, la rete per raccontare cultura e trasformazioni del lavoro costituita da BASE Milano, Fondazione ISEC, musil – Museo dell’industria e del Lavoro, Coclea e Comune di Cedegolo. Scopri le artiste selezionate >
PANDEMIC EDITION. Per rispondere alla situazione di tantз artistз e collettivi, durante l’anno di pandemia, abbiamo aperto i nostri spazi chiusi a chi avesse bisogno di un luogo in cui lavorare a nuove pratiche e ricerche. Lo abbiamo fatto con musicistз, makers, circensi, attori e attrici, designer, filosofз, fotografз e tantз altrз. Rivedi le residenze >>>
I DO NOT HAVE A DREAM JOB, I DON’T DREAM OF LABOUR “Non ho un lavoro da sogno, non sogno il lavoro” Maddalena Fragnito e Francesca Marconi sono lз ...more
Dal 25 aprile al 4 maggio BASE ospita lз nove artistз vincitorз della call Più/erbacce. Immaginato come spazio dell’errore, e per questo motivo rinominato Più ~ Erbacce, il progetto mette...more
Ricerca e azione artistica come strumenti per la creazione di nuove forme di abitare, co-immaginando modalità di convivenza con la specificità degli spazi e dei paesaggi e dei territori. Dal 18 al 22 aprile BASE ospita lз artimore
Dal 1 al 9 aprile si svolge a BASE la seconda Fab City Residency 2022, una settimana di progettazione creativa promossa da Manifattura Milano all’interno del progetto europeo CENTRINNO. L’edizione 2022 è tutta incentrata smore
La ricerca di EXTRAGARBO scaturisce da un’indagine urbana sul quartiere milanese “Zona Tortona” e costituisce la seconda tappa di un percorso che interroga il rapporto fra corpo e architettura, città e performance, la cui fmore
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