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Malika Favre è un’artista francese. Il suo stile audace e minimale – spesso descritto come Pop Art incontra OpArt – è una lezione sorprendente nell’uso del positivo/negativo tra spazio e colori. Tra i suoi clienti: The New Yorker, Vogue, BAFTA, Sephora e Penguin Books.
Ogni due mesi, BASE ospita un artista scelto da Illustri, associazione che riunisce illustratori affermati ed emergenti. Gli artisti passano una settimana con noi, alloggiano in casaBASE, lavorano in burò, la project house di BASE, partecipano alla vita di BASE e alle iniziative in programma. Il risultato creativo della residenza diventa il poster del magazine di BASE.
IL WUNDER KIT DI MALIKA FAVRE
Abbiamo chiesto a Malika di presentarsi e raccontare cosa ispira la sua creatività, attraverso alcuni oggetti e mirabilia. Guarda l’intervista completa.
Il primo oggetto è il passaporto. Sono di natura nomade. Quando mi sento troppo a mio agio, in un luogo, in un pensiero, faccio i bagagli, scappo e cambio aria. Viaggiare è il mio grande antidoto alla comfort zone: trovarmi in un posto nuovo, dove non conosco la lingua, le strade e i sapori, mi costringe a cercare nuove soluzioni e mi fa scoprire altre cose di me.
Non sono una gran collezionista di oggetti ma ho portato un mio amuleto: 4 pezzi di Lego – gialli e rossi – che mi sono stati regalati con la sfida di creare una papera. Non avete idea di quante forme di papera possono venir fuori con 4 blocchetti: sarà sempre minimal ma ogni volta è un gioco creativo che ti obbliga a ripensare ciò che pensi di saper fare.
L’ultimo oggetto che mi accompagna ovunque è la mazzetta di Pantoni. Chi non fa un mestiere creativo, vedendola ti chiederebbe se hai davvero bisogno di tutti quei blu. Io vorrei addirittura più sfumature. Scegliere i colori è la mia ricompensa quando finisco un lavoro: mi prendo ore per cercare le cromie perfette, dare quel tocco fondamentale perchè il messaggio arrivi.

Malika Favre at casaBASE by ROAR Studio