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Apr
Dal 1 al 9 aprile si svolge a BASE la seconda Fab City Residency 2022, una settimana di progettazione creativa promossa da Manifattura Milano all’interno del progetto europeo CENTRINNO.
L’edizione 2022 è tutta incentrata sul tema tessile: è possibile creare e progettare a partire da flussi di materiale provenienti da circuiti locali? Un’economia circolare di quartiere può essere la chiave per consentire la nascita e la crescita della manifattura urbana?
Sono due designer che grazie alle risorse tessili messe a disposizione da partner locali sperimenteranno per creare prototipi con la collaborazione di Spazio 3R, atelier di sartoria artigianale sostenibile.
SARA ALVAREZ
Con un background in ingegneria delle telecomunicazioni e stampa 3D e una passione per i tessuti e la moda, esploro l’applicazione della stampa 3D, la fabbricazione digitale e i materiali sostenibili per realizzare soluzioni innovative. La mia missione è quella di contribuire al cambiamento di cui ha bisogno l’industria della moda verso un modo di produrre più consapevole dal punto di vista ambientale e sociale.
Mi piace soprattutto il processo di portare un prodotto dall’idea alla realizzazione del concetto, per il quale la fabbricazione digitale è un grande alleato. Alcuni esempi del mio lavoro includono la produzione di diversi prototipi di scarpe circolari stampate in 3D, lo sviluppo di materiali bioplastici per abbigliamento e calzature, e l’uso del design parametrico combinato con la plastica riciclata per creare nuovi prodotti.
TOBIA CECCHIN
Sono un ricercatore di bio-materiali e un designer di moda. Sono stanco e mi vergogno delle attuali condizioni distruttive dell’industria della moda, così ho fatto la scelta di cambiare direzione e iniziare a sperimentare alternative di materiali per aiutare a salvare l’ambiente. Partendo dal più piccolo passo. Sto esplorando il passato, mentre tengo d’occhio il futuro attraverso l’applicazione armonica della fabbricazione digitale a un concetto di artigianato più tradizionale.
Ho raggiunto l’importante traguardo di selezionare le sostanze e gli elementi giusti per creare il primo surrogato utilizzabile per i normali materiali di moda.Solo per citarne alcuni: Alghe e fibre di canapa, o scarti di kombucha per sostituire la pelle, o filamenti di canapa 3D per sostituire la plastica. Il mio grande obiettivo è quello di continuare a sperimentare, per creare abiti, accessori e prodotti quotidiani, in grado di dimostrare che tutto questo è fattibile e che ognuno di noi potrebbe un giorno essere in grado di creare e produrre il proprio guardaroba.
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Al termine dell’attività di prototipazione dei due designer, venerdì 8 aprile , verrà organizzato un momento formativo di restituzione dei risultati e prototipi ottenuti con l’intervento di Anastasia Pistofidou , co-fondatrice della Fabricademy e vincitrice dello S+T+ARTS Prize 2021.
Il progetto CENTRINNO è coordinato dal Comune di Milano – Direzione di Progetto Economia Urbana, Moda e Design e coinvolge 25 partner in 9 città: Amsterdam, Barcellona, Blönduós, Copenaghen, Ginevra, Milano, Parigi, Tallinn e Zagabria.
L’azione pilota milanese è realizzata in partnership con NEMA Rete Nuove Manifatture e si concentra sui temi della moda e del design: l’obiettivo è attivare a Milano dei Fab City Hub: degli spazi rivolti ai cittadini e alle imprese per promuovere la manifattura digitale e circolare a scala di quartiere .
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti del progetto CENTRINNO e dell’azione pilota milanese, sono disponibili su www.manifattura.milano.it