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Mag
I DO NOT HAVE A DREAM JOB, I DON’T DREAM OF LABOUR
“Non ho un lavoro da sogno, non sogno il lavoro”
Maddalena Fragnito e Francesca Marconi sono lз artistз vincitз della Call lanciata tra settembre e ottobre 2021, dove si invitavano lз artistз a presentare un progetto artistica in qualunque forma – performance, pratiche coreografiche e relazionali, progetti workshop-based, scultura, sound and new media art – di nuova realizzazione o come sviluppo di lavori precedenti, avente ad oggetto opere e/o progetti legati all’esplorazione dei materiali d’archivio.
Questa call per artistз è parte di Playground, il programma di residenze artistiche di BASE, in collaborazione con Fondazione ISEC. La call si inserisce all’interno di Matrice Lavoro, la rete per raccontare cultura e trasformazioni del lavoro costituita da musil – Museo dell’industria e del Lavoro, Coclea, Comune di Cedegolo, BASE Milano e Fondazione ISEC. Matrice Lavoro è un progetto finanziato dai PIC-Piani Integrati della Cultura di Regione Lombardia.
L3 ARTIST3 E I LE LORO RESIDENZE
Maddalena Fragnito e Francesca Marconi hanno aperto a gennaio la fase di ricerca all’interno dell’archivio di Fondazione ISEC, un patrimonio che comprende 350 fondi archivistici, 100.000 volumi, 4.000 periodici, 170.000 fotografie, 100.000 disegni tecnici; 2.000 bozzetti pubblicitari, 1.500 manifesti politici, 450 pellicole cinematografiche e video, 800 ore di interviste registrate su supporto audio o video.
La ricerca dellз artistз mira a mettere in dialogo storie e rivendicazioni del secondo Dopoguerra che emergono dai materiali d’archivio, con le voci e i temi del lavoro contemporaneo di chi si muove su un terreno di incertezza e di mancanza di tutela.
FRANCESCA MARCONI | MANIFESTO AL PRESENTE
Quali rappresentazioni di sé stessɜ, del proprio ambiente di vita e del mercato del lavoro entrano in gioco quando si sperimenta l’esperienza della precarietà?
La pandemia di Covid-19 ha aperto ad un panorama in cui le povertà e le disuguaglianze si sono ulteriormente radicalizzate e dove è parso ancora più necessario perseguire nuove istanze, lotte e rivendicazioni, capaci di dare fondamento a un concetto di vita, cittadinanza, lavoro con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione. È diventata un’urgenza, tornare ad immaginare una vita orientata al futuro, in cui mettere in scena, seppur temporaneamente, forme di cittadinanza dove i corpi possano riconquistare forme e spazi di desiderio e lotta. Manifesto al presente vuole essere un archivio aperto e vivo, una ricerca che si compone di diverse esperienze dove passato, presente e futuro saranno tessuti insieme attraverso le esperienze dellз lavoratorɜ. I materiali d’archivio, con le vite e le lotte di un tempo, diventano nuova ossatura e specchio con cui confrontarsi e a cui dare nuovo significato .
MADDALENA FRAGNITO | PIÙ TEMPO PER VIVERE
Cosa hanno in comune unə rider, unə colf, unə artista, unə bracciante, unə guardia-sala?
Quali sono le battaglie che lɜ uniscono e che li dividono?
Quali questioni possono essere oggi trasversalmente politicizzate?
Da queste domande parte il lavoro di ricerca di Maddalena Fragnito, con l’obiettivo di mettere in dialogo i materiali d’archivio con le tensioni, i desideri e le questioni che oggi innervano il lavoro. In particolare la sua ricerca rilegge il concetto di salute e tossicità nel lavoro. La residenza prevede, dopo un primo periodo di ricerca presso l’archivio della Fondazione ISEC, una serie di workshop con partecipanti che rappresentano e incarnano tipologie “simbolo” delle trasformazioni attuali nel mondo del lavoro, coinvoltɜ in una pratica di autoinchiesta. Realizzati insieme a Valeria Graziano, i workshop avranno l’obiettivo di mappare le condizioni dellз lavoratorɜ di oggi, le loro azioni quotidiane e i rapporti affettivi e politici che le sottendono e contribuire a sostenere una loro presa di coscienza collettiva.
Il materiale prodotto avrà l’obiettivo di dare voce alle necessità e ai desideri, alle istanze e alle lotte che si muovono dentro il lavoro contemporaneo.
In particolare, la residenza è realizzata in collaborazione con Fondazione ISEC – Istituto per la storia dell’età contemporanea, Onlus nata a Sesto San Giovanni nel 1973 con lo scopo di raccogliere, conservare e valorizzare fonti documentarie e bibliografiche per la storia dell’Italia contemporanea.