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La ricerca di EXTRAGARBO scaturisce da un’indagine urbana sul quartiere milanese “Zona Tortona” e costituisce la seconda tappa di un percorso che interroga il rapporto fra corpo e architettura, città e performance, la cui fase inaugurale si è svolta a Roma nel 2021.
Basato su testimonianze plurali di voci e luoghi del quartiere, il dispositivo immaginato da Cosimo Ferrigolo, Gaia Ginevra Giorgi ed Edoardo Lazzari, si nutre della raccolta di elementi sonori, come field-recordings e interviste, in un montaggio che lavora sullo scarto, sulla parzialità, sul frammento e sulla ricontestualizzazione.
La drammaturgia del dispositivo interseca il processo di trasformazione della “zona”, da centro nevralgico della produzione industriale legata al settore dell’elettromeccanica pesante, sede di importanti lotte e rivendicazioni sindacali, a modello di new economy per l’industria creativa, «con una fra le più alte concentrazioni di creative workers del mondo».
EXTRAGARBO SONO:
Cosimo Ferrigolo è artista del recupero, scenografo/allestitore e curatore indipendente. Nella
sua ricerca approfondisce il concetto di “terzo paesaggio” connesso alla “teoria delle atmosfere”.
Dal 2017 fa parte di MetaForte, esperienza di rigenerazione urbana lagunare, vincitrice del bando
Creative Living Lab 2021 del MiC. Collabora attivamente con la compagnia OHT.
Gaia Ginevra Giorgi è poeta e sound-artist. Ha pubblicato “Manovre segrete” (Interno Poesia,
2017) e “L’animale nella fossa” (Miraggi Edizioni, 2021). La sua ricerca si orienta verso le possibilità
generative della poesia intercodice. Ha lavorato come performer e dramaturg in diversi progetti
performativi (Short Theatre, Santarcangelo Festival, Primavera dei Teatri, Teatro Stabile di
Torino, Ateliersì, Teatro Piemonte Europa e altri).
Edoardo Lazzari è curatore indipendente, educatore e ricercatore presso La Sapienza di Roma.
Da anni si occupa di pedagogie radicali e sviluppa pratiche partecipative in spazi museali legati all’arte
contemporanea (Peggy Guggenheim Collection, Palazzo Grassi-Punta della Dogana, La Biennale di Venezia).
Nel 2018 ha curato il public program di “Esperienza Pepe” per il Padiglione Francese della
16° Biennale di Architettura di Venezia. Attualmente collabora a diversi progetti curatoriali
indipendenti sulla città di Venezia.
Dal 2019, insieme a Est Coulon, Leonardo Schifino, Theresa Maria Schlichtherle e Giusy Guadagno,
fanno parte di Extragarbo, collettivo di ricerca performativa e curatoriale.